Il castello fu originariamente una fortezza medievale del IX secolo, che appartenne a diverse famiglie nobili fiorentine, tra cui i Medici. Nel 1605 fu trasformato in una tenuta di caccia dalla famiglia Ximenes d’Aragona, che lo possedette fino al 1816. Dopo un lungo processo ereditario, il castello passò a Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, che lo riprogettò tra il 1853 e il 1889, ispirandosi all’arte orientale e alla corrente culturale dell’orientalismo. Ferdinando fu un personaggio eclettico e visionario, che progettò, finanziò e realizzò personalmente il castello e il parco circostante, con l’aiuto di maestranze locali. Il castello è un incredibile mix di elementi arabeggianti, indiani e massonici, che creano un’atmosfera esotica e suggestiva. La facciata principale ha un portale ad arco e una loggia al primo piano, mentre la facciata posteriore ha una torre centrale con una cupola a cipolla. L’interno è composto da oltre 300 stanze, di cui solo una parte è visitabile, decorate con stucchi policromi, piastrelle, mosaici, archi, colonne e soffitti a stalattiti. Ogni stanza ha un tema diverso, come la Sala dei Pavoni, la Sala delle Stalattiti, la Sala Bianca, la Sala degli Specchi, la Sala del Trono e la Sala del Fumoir. Il castello conserva anche alcuni arredi originali, come lampadari, tappeti, mobili e quadri. Il castello è circondato da un immenso parco di 450 ettari, che ospita oltre 100 specie di piante esotiche, tra cui sequoie, cedri, palme, bambù e ginkgo biloba. Il parco è arricchito da fontane, laghetti, grotte, ponti e sentieri, che creano un paesaggio romantico e variegato. Il parco è aperto al pubblico e offre la possibilità di fare passeggiate, picnic e attività sportive.