Il museo paleontologico di Montevarchi ha una storia molto interessante e ricca di scoperte scientifiche. Il museo nasce nel 1809 a Figline Valdarno, grazie alla donazione di una collezione di fossili da parte del monaco Luigi Molinari. Tra i primi studiosi che visitarono il museo ci fu Georges Cuvier, considerato il fondatore della paleontologia moderna. Nel 1818 il museo fu trasferito nella sua sede attuale, nell’ex convento francescano di San Lodovico, e fu aperto al pubblico nel 1829. Da allora, il museo si è arricchito di nuovi reperti, provenienti principalmente dal Valdarno Superiore, che testimoniano la vita di piante e animali vissuti tra il Pliocene superiore e il Pleistocene inferiore, tra 3 milioni e 100 milioni di anni fa. Tra gli esemplari più importanti del museo ci sono il gigantesco scheletro di un elefante preistorico, Mammuthus meridionalis, il cranio di una tigre dai denti a sciabola, Homotherium crenatidens, e il cranio del primo cane etrusco, Canis etruscus. Il museo offre anche attività didattiche, laboratori, eventi e mostre temporanee per avvicinare il pubblico al mondo della paleontologia.