Storia:
Il teatro sorge nel lato nord-ovest del recinto murario figlinese, il Cassero, dove era locata la Porta Fiorentina. Fin dal Settembre 1860 venne incaricato del progetto l’ingegnere architetto Angelo Pierallini ma, tra i membri dell’accademia nacquero subito delle discussioni poiché, l’accademico Righi, affermava che il teatro sarebbe stato meno costoso e più apprezzato se costruito in altro luogo. I lavori furono svolti con velocità e i figlinesi parteciparono con zelo ai lavori. Purtroppo, come aveva previsto il Righi, i lavori si mostrarono ricchi di imprevisti, le spese furono superiori a quelle previste e il teatro finì all’asta fallimentare. Fu solo grazie all’intervento di Angelo Fabrizi, ricco possidente di Faella, che l’Accademia venne salvata dal fallimento. Successivamente, in base ad una sentenza del Tribunale di Firenze del marzo 1878, il teatro venne acquistato da quindici cittadini figlinesi, che il 21 gennaio 1879 costituirono una nuova accademia teatrale denominata “dei Concordi” e nello stesso anno il teatro viene dedicato a Garibaldi, in ricordo delle vicende che lo legano alla città. Fu danneggiato durante la seconda guerra mondiale, in conseguenza dell’esplosione di un treno di munizioni nei pressi della stazione ferroviaria, che aveva provocato il crollo completo del soffitto della platea, rimase attivo fino alla metà degli anni sessanta prevalentemente come sala cinematografica. Nel marzo 1981 fu convocata l’assemblea dell’Accademia dei Concordi che deliberò di provvedere alla progettazione e al conseguente restauro dell’intero complesso, i cui lavori iniziarono nei primi mesi del 1984. Dal 7 ottobre 1995 l’attività stagionale di distribuzione di spettacoli di prosa (20 serate) e concertistici (6 serate) è continuata ininterrottamente. Negli ultimi lavori di ristrutturazione sono state riportate alla luce decorazioni ottocentesche in gesso, mentre nell’arco scenico si trova una decorazione a tempera del Sarri che rappresenta tre angioletti che suonano strumenti diversi. Entrando nello splendido sottotetto del teatro l’attenzione viene subito catturata dai tre grandi architravi che, insieme alle falde, sorreggono il tetto a capanna.
Tour Virtuale: